14 Dic Risonanza magnetica in persona con Graffes di Judet al torace
Buongiorno,
sono il sig. CS nato il XX.11.1972
Mi rivolgo a codesta Società Italiana di Chirurgia Toracica, in particolare ad un medico chirurgo che vorrà gentilmente aiutarmi, per chiedere:
Nell’estate del 1988 feci un incidente stradale e fui ricoverato al Rizzoli a Bologna per diverse fratture e poi trasferito all’ospedale Sant’Orsola in rianimazione in quanto avevo riportato la frattura di diverse costole a destra, con un lembo mobile al torace. Fui operato al torace e mi vennero messe delle Graffes di Judet (ho trovato anche Agrafes de Judet) che ho tuttora.
Al momento ho un problema che sembra essere una ernia cervicale; per la diagnosi mi è stata prescritta una Risonanza Magnetica Cervicale. Quando ho informato il fisiatra di avere queste Graffes di Judet, non ha saputo dirmi se le stesse permettano di fare la Risonanza alla colonna vertebrale, cancellando quindi l’esame e sostituendolo con una Tac.
Le chiedo, anche per eventuali esami futuri, se riesce a darmi Lei la risposta, ovvero se posso sottopormi ad una Risonanza Magnetica (non so se con o senza metodo di contrasto) pur avendo queste graffette.
Preciso che circa 10 anni fa sono stato sottoposto a Risonanza magnetica all’encefalo, senza riportare particolari problemi.
Spero di avere esposto la richiesta in maniera sufficientemente chiara, ringrazio fin da ora per l’aiuto che riuscirà a darmi
Cordiali saluti
CS
Gentilissimo Sig CS.
è molto probabile che le agraphes che le sono state applicate nel 1988 non siano in titanio ma in acciaio chirurgico.
Le placche metalliche in acciaio, durante una risonanza, come unico rischio possono surriscaldarsi e l’effetto è tempo dipendente, cioè più dura l’esame più è probabile e intenso il surriscaldamento. Anche l’utilizzo di risonanze magnetiche meno potenti non modifica il problema, essendo necessario un tempo più lungo per l’acquisizione delle immagini.
Per la sua sicurezza sarebbe auspicabile risalire, dalla cartella clinica, al tipo di materiale utilizzato.
D’altra parte, se è certo di essere già stato sottoposto a risonanza magnetica in passato senza particolari problemi può ragionevolmente ripetere l’esame senza grossi rischi.
Tenga conto che il radiologo potrebbe comunque opporsi.
Cordiali saluti
Mauro Benvenuti
Direttore UOC Chirurgia Toracica Spedali Civili di Brescia