Bolle di enfisema

Buongiorno Dottori,

chiedo un Vostro consulto riguardo la mia situazione, a luglio 2017 ho avuto uno pneumotorace spontaneo sinistro,
i medici mi hanno tenuto una notte in osservazione, il giorno seguente ho avuto il collasso completo del polmone e mi hanno drenato.
ho tenuto il drenaggio per 14 giorni, dato che i medici notavano una piccola perdita aerea al primo colpo di tosse.
sono stato ugualmente dimesso con drenaggio e sono ritornato dopo una settimana per un altro controllo in cui i medici avrebbero deciso se operarmi o meno.
Hanno così deciso di non operarmi nonostante la piccola perditaaerea e di rimuovere il drenaggio.
dati i forti dolori dopo due mesi dall’episodio, ho fatto nuovamente una tac, in cui è risultato che vi sono delle piccole bolle enfisematose ad entrambi i polmoni. La tac non ha evidenziato uno pneumotorace.
ora a distanza di 6 mesi continuo ad avere forti dolori durante la respirazione, i quali si accentuano nella fase di espirazione, se mi piego in avanti, e accompagnati da un quasi continuo senso di bruciore e leggero affanno.
non riesco a tornare alla vita di tutti i giorni.
vorrei chiederVi se la mia situazione può essere normale o se vi possono essere state delle complicazioni e come dovrei procedere.

Vi ringrazio
attendo una Vostra cortese risposta

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Il pneumotorace spontaneo primario (PSP) è un problema clinico molto comune. Tuttavia, il trattamento ottimale è ancora controverso, con variazioni a seconda del centro di riferimento, dell’area geografica e dell’esperienza dell’operatore. La strategia terapeutica è generalmente basata su linee guida, di cui le più recenti sono quelle della Società Americana di Pneumologia (American College of Chest Physicians, ACCP) del 2001 (1), della Società Toracica Inglese (British Thoracic Society, BTS) del 2010 (2) e della Società Europea di Pneumologia (European Respiratory Society, ERS) del 2015 (3) . Il trattamento del primo episodio è generalmente costituito dal drenaggio pleurico di piccolo calibro (o dalla semplice aspirazione di aria con ago, che generalmente incontra meno consenso in ambito chirurgico). Se il PSP si risolve, il paziente viene dimesso. In pazienti selezionati viene raccomandata l’esecuzione di una TC a strati sottili per valutare la presenza di alterazioni polmonari responsabili del PSP (enfisema, blebs, bolle enfisematose). L’indicazione al trattamento chirurgico del PSP dopo il primo episodio comprende, secondo le linee guida, i seguenti scenari: 1) secondo episodio di PSP omolaterale; 2) primo episodio di PSP controlaterale; 3) Perdita aerea persistente (5-7 giorni) o incompleta riespansione polmonare dopo trattamento del primo episodio; 4) Professione a rischio (pilota, subacqueo); 5) Gravidanza. La presenza di alterazioni polmonare, accertate alla TC, rappresenta sicuramente un fattore di rischio di recidiva di PSP dopo trattamento risolutivo del primo episodio, e alcuni autori (4) suggeriscono di offrire l’intervento chirurgico in caso di alterazioni radiologicamente evidenti alla TC torace. Il dolore toracico di per sé non rappresenta da solo un’indicazione al trattamento chirurgico in assenza di un pneumotorace. Il caso proposto dimostra un corretto approccio, in accordo con le attuali linee guida, con posizionamento di drenaggio pleurico al primo episodio, rimozione e dimissione con assenza di pneumotorace residuo. Corretta è stata anche l’esecuzione di TC torace, che ha dimostrato delle alterazioni apicali polmonari bilaterali. Il dolore persistente riferito dal paziente, continuo e non episodico, non sembra riconducibile al pneumotorace. Alla luce delle attuali linee guida non vi è pertanto indicazione, in assenza di pneumotorace, ad un intervento chirurgico nella situazione attuale. Non vi sono elementi per indicare che il dolore toracico persistente sia da ricondurre ad un pneumotorace o alla presenza di alterazioni dell’apice polmonare. Certamente il paziente va informato dell’aumentata probabilità di recidiva di pneumotorace (quantizzabile intorno al 20%). In caso di recidiva radiologicamente accertata, il trattamento ottimale sarà chirurgico con resezione dell’apice polmonare e pleurodesi meccanica (abrasione pleurica o pleurectomia) per via toracoscopica video-assistita (VATS).

Bibliografia.

  1. Baumann MH, Strange C, Heffner JE, et al. Management of spontaneous pneumothorax: an American College of Chest Physicians Delphi consensus statement. Chest 2001; 119: 590–602.
  2. MacDuff A, Arnold A, Harvey J. Management of spontaneous pneumothorax: British Thoracic Society pleural disease guideline 2010. Thorax 2010; 65: Suppl. 2: 18–31.
  3. Tschopp JMBintcliffe OAstoul PCanalis EDriesen PJanssen JKrasnik MMaskell N, Van Schil PTonia TWaller DAMarquette CHCardillo G. ERS task force statement: diagnosis and treatment of primary spontaneous pneumothorax. Eur Respir J. 2015 Aug;46(2):321-35.
  4. Primavesi FJäger TMeissnitzer TBuchner SReich-Weinberger SÖfner DHutter JAspalter M. First Episode of Spontaneous Pneumothorax: CT-based Scoring to Select Patients for Early Surgery. World J Surg. 2016 May;40(5):1112-20.

Prof. Enrico Ruffini
Professore Associato di Chirurgia Toracica
Università di Torino
S.C.D.U. Chirurgia Toracica, Ospedale S. Giovanni Battista, Torino