Iperidrosi palmare e perineale

Egregi dottori, sono un maschio di 31 anni in salute. Dall’adolescenza però soffro di una fastidiosissima iperidrosi palmare e perineale. Questo ovviamente segna la qualità della mia vita in modo deplorevole. Le volevo chiedere se l’intervento di simpaticectomia potesse risultare utile, oltre che per l’iperidrosi palmare, anche per quella perineale. È per me di fondamentale importanza risolvere anche questa situazione, in quanto anche d’inverno sudo talmente tanto da bagnare slip e pantaloni e lasciare la macchia di sudore ovunque mi sieda. È una situazione disgustosa e molto imbarazzante. Da quanto ho capito, l’intervento per le mani si fa ad un “livello” del nervo simpatico che non coinvolge la zona centrale del corpo. Per questo le chiedo se è fattibile una simpaticectomia che miri a risolvere la sudorazione delle zone pelviche. Per le mani posso sempre ricorrere al botulino o alla ionoforesi, ma per il perineo sembra non esserci niente di efficace.
Attendo un suo gentile riscontro.
Grazie.
MP



Gentile Sig.e la terapia per risolvere il suo problema è di tipo misto farmaco-chirurgica.
Le sedi anatomiche dove riferisce il problema diaforetico, l’estremità degli arti superiori e l’area glutea, sono molto ricche di ghiandole sudoripare eccrine simpatergiche.
Può considerare le vie assonali ortosimpatergiche come i binari di una rete ferroviaria che raggiungono tali ghiandole. I convogli che trasportano i segnali sono  diversificati e provengono da differenti stazioni di partenza. Sono carichi di finali di codici di programmi nervosi strutturati per operare funzioni non identiche.
La sudorazione glutea è una diaforesi da caldo: risente dell’aumento della temperatura con un notevole ventaglio di diversità individuale; in alcuni è più copiosa e fastidiosa poichè compare a temperature esterne minori quando dovrebbe essere minima o assente.
La sudorazione delle mani, pur risentendo dell’incremento della temperatura esterna,  varia per interferenza di più parametri fisici misurabili e viene definita “emozionale”.
Nella fascia di popolazione di riferimento medico “normale” il leggerissimo sentore umido delle palme delle mani, utile per assicurare l’efficace presa degli oggetti, incrementa a stato di sudore solo quando la temperatura esterna supera i 34/35 gradi.
Quindi la diaforesi delle estremità non concorre, se non per situazioni estreme, alla regolazione della temperatura corporea e non aumenta al variare della temperatura esterna e/o interna.
Non approfondisco ulteriormente perchè quanto sopra è sufficiente a fornire le basi fisiologiche per trattare il suo problema. La terapia per lei consigliata è l’inverso di quanto ha scritto.
Il trattamento definitivo e di prima indicazione dell’iperidrosi delle mani,se opportuno e non vi siano controindicazioni, è l’intervento di Simpaticofrassi Videotoracoscopica; a questo obiettivo dovrebbe rivolgersi.
Non è possibile con la Simpaticofrassi controllare la sudorazione glutea(diaforesi termica).
Questa si avvale di un trattamento locale medico attuato con multiple microinfiltrazioni sottoepidermiche di Tossina Botulinica di tipo A, perimetrando l’area diaforetica.
Tale terapia è innocua, efficace in più del 99% dei casi, duratura, e di prima indicazione per tale area del corpo.
Per un fenotipo maschile standard si iniettano un totale di 200 UI di farmaco, dopo 24/36 ore si ottiene l’anidrosi voluta che di norma dura più di 12 mesi, permettendo quindi un solo trattamento annuale.

Dott. Marcello Costa Angeli
Medico Chirurgo – Specialista in Chirurgia e Chirurgia Toracica
Incarico Professionale di Eccellente Specializzazione Chirurgia del Sistema Simpatico Toracico
Unità Operativa di Chirurgia Toracica H. San Gerardo